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esemplare, che si conserva tra i manoscritti della Biblioteca della Regia Università di Torino. E comecchè ivi non si legga la scena 3.ª dell’atto secondo, nè la seconda strofa della cantilena pastorale, che va dopo la scena prima dell’atto terzo, nè la scena 5.ª dello stesso atto; E state siano aggiunte alcune facezie nel fin delle scene intorno al partir, o al restar degli Attori; Ad ogni modo, perchè vi sono alcuni passi migliorati dal canto della dizione, e del verso, affinchè nulla mancasse a render perfetta la presente Edizione, e i Leggitori vi avessero e la genuina facezia dell’Autore, e le variazioni, che furono poi introdotte, si è divisato a maggior soddisfazione d’ognuno di aggiugnervi anco le più curiose tra le varianti lezioni di quel Codice.

Ora per dir poche cose sulle Favole d’Esofago da Cetego, parto son elleno del medesimo ingegno, onde era ben conveniente, che unite comparissero alla luce col lepidissimo Dramma. Non son elleno così note, come l’Adramiteno, e rare copie se ne ritrovano; il che dee forse attribuirsi al non aver esse l’allettamento della poesia: Conservarono però almeno la natia loro purezza, e non furono col moltiplicarsene gli esemplari sfigurate, come quello, e malconce.