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le degnità sopreme che virtuosamente hanno acquistato tanti suoi antecessori, le ricchezze incomparabili, che sopra ogn'altro Prencipe d'Italia ella possiede, i thesori inestimabili, le confederationi diverse con questo et quell'altro principato, le varie parentele, et affinità Regie, la virtù prestantissima de' popoli à lei soggetti, l'amore et la fede de' suoi sudditi verso il nome antichissimo della casa da Este, à cui son partigiani, et divoti fuor di modo, fanno à guisa d'un fascio, et compongono come una selva di meriti, per i quali Vostra Altezza chiamar si possa il riparo d'Italia da quante inimiche potentie habbiano animo d'offenderla, et molestarla. Benché, venendo più particolarmente all'interesse de' meriti proprii, in Vostra Altezza si comprendono tutte le condivitioni che si ricercano à farla sopremo Dittatore della Patria; poiche quanto al valor della persona, quello è stato sin da giovanetto con stupor mirato sotto l'arme dell'Invittissimo Henrico Secondo Re di Francia, e contemplato per buon spatio d'hora dal gloriosissimo Carlo Quinto Imperatore; essercitato per più anni in diversissime battaglie cosi in Francia, come in Italia; manifestato principalmente nella guerra di Parma sotto l'auspicio del suo Generalato; conosciuto in quella d'Alemagna, nella quale Vostra Altezza, non sol per la relatione dell'Historie del Signore Alfonso Ulloa, ma per testimonio universale, comparve cosi nobile aiuto di gente all'Imperatore Massimiliano, che non fu visto in tutto quel essercito gente più superbamente guernita d'arme, di cavalli, et di addobamenti, ne per lungo tempo adietro fu mai veduto la più fiorita, ne più atta alla guerra, ne meglio in ordine,