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anco il mestiero assai bene del Castradoro, perché se un villan grasso gli dà per forte nelle mani, lo fanno castrar meglio, che non farebbono i Castra porcelli istessi. De gentilhuomini ricchi, et de' Signori non parlo, ne delle povere vedove, che un cõsulto per quelli passa la Pragmatica da ogni banda, e un sussidio di lingua per queste è pagato di tanta carne, che si compra à si buon mercato, che non costa altro che parole. Lascio star le difese, che fanno co i testi, et con le ghiose, delle leggi, che non tirano tanto i Ciavattini il corame, come fanno essi detti loro, per portar la ragione, ove gli pare, pigliandola à cavallo, et staffilandola con mille allegationi inutili, et insensate. Direi qualche cosetta della cosa, ch'amano tãto di dietro, e dinanzi, quando vanno à palazzo et di que' cẽni d'accordo c'han fra loro, mentre e stanno per avocar per le parti, ma temo di nõ intorbidare tanto la mostarda, che non si senta altra cosa che la senapria sola. Però parte per questa; parte perché i Signori Medici non creppino per le risa (essẽdo un mal cotesto senza rimedio) io lascio le botte della testa contentandomi d'havergli assaggiato solamente i calcagni.

Annotatione sopra il v. Disc.

In favor delle leggi forma una bella Annotatione Giulio Barbarana nella sua officina, alla terza parte, che per questa materia è giovevole assai, et assaissime cose intorno alle leggi pone Giovanbattista Bernardo nel suo seminario della filosofia, come fa ancora intorno alla legge civile particolarmente onde chi possede quel libro, havrà materia amplissima di discorrer intorno a tal soggetto. Vien la legge molto commendata da Celio Rhodigino nel decimo libro delle sue antiche lettioni, al cap. 19. Et il valor delle leggi è molto essaltat da Celio Calcagnino in una delle sue epistole à Mattheo Macigno. E chi particolarmente vuol sentir le lodi egregie della legge civile, non si parta dall'oratione del predetto auttore, registrata nel catalogo delel sue opere. I nomi de' Legisti s'hãno amplissimamente dal catalogo del Mãtoa.