Pagina:Garrone-Ragazzoni - Edgar Allan Pöe, Roux Frassati, Torino, 1896.pdf/96

vostro, perchè io spero bene, o mis Psiche, che non scorderete di sballottarvi almeno una buon’ora dopo essere stata strozzata!

«Vogliate scrivere:


               Und sterb’ich doch, si sterb’ich denn
               Durchsie! — durchsie!

«Questo è tedesco purissimo; nientemeno che dello Schiller: «E se muoio, almen morrò per te... per te!».

«Qui è evidente che vi rivolgete alla causa della vostra sciagura, al pollo! Ed in verità, qual gentiluomo, o qual dama, di senso, non consentirebbe, dico io, a morire per un cappone bene ingrassato secondo il vero sistema Molucca, farcito di capperi e di funghi e servito con una gelatina d’arancio a mosaico? (Voi troverete questo piatto da Tortoni).

«Scrivete, ve ne prego:

«Abbiamo qui una frase latina poco comune, e cortissima (in latino nulla è troppo breve): «Ignoratio Elenchi». Un tale ha commesso un «ignoratio elenchi», vuol dire che ha compreso le parole della proposizione, ma non il senso, l’idea. Si tratta dunque di un imbecille, di un povero scemo al quale vi raccomandate, mentre vi dibattete col vostro osso, e che non giunge a comprendere bene quello che gli chiedete.

«Scaraventategli in faccia il vostro «ignoratio elenchi» e di un colpo lo annientate. Se osasse replicare, voi potrete servirgli del Lucano (ecco il passo) dove parla dei puri Anemonæ Verborum, delle parole anemoni. L’anemone ha una grande vivacità