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dalla mania di fondare una Rivista, quantunque malandato in salute, partì nell’intendimento di tener conferenze per procurarsi i fondi necessari.

Non si conoscono i particolari di quest’ultimo suo viaggio.

Pare sia stato a Filadelfia e che vi si sia ubbriacato, che abbia avuto accessi di delirio. Poi fu certo a Richmond, ove pure s’ubbriacò, correndo pericolo di morte.

Lasciò Richmond ammalatissimo e si portò a Baltimora.

Forse colà ricorse nuovamente all’alcool, fatt’è che il 7 ottobre fu raccolto, dai passanti, inanimato sopra un banco della passeggiata pubblica di Baltimora e portato all’ospedale ove morì nella notte, colpito da congestione cerebrale.

Due giorni dopo fu sepolto nel cimitero di quella città.

Il di lui zio, William Pöe, gli fece porre una semplice pietra tumulare che rimase nuda ed obliata sino al 1875.

Ma in quell’anno al povero grande artista, che era morto in mezzo alla via, fu eretto un monumento con brillante cerimonia!