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Ed Ella era una bimba, e un bimbo er’io
in quel paese arcan, vicino al mare;
pur noi ci amammo di un amore più
ardente d’ogni amore, io ed Anna Lé!
tanto che di lassù,
gli angeli stessi e i chèrubi di Dio
osarono invidiare
la nostra fè!
E questo fu il perchè, tanti e tant’anni
or sono in quel paese presso al mare,
un vento scese da una nube e uccise
la mia soave e tenera Anna Lé!
così che i suoi parenti
un giorno me la vennero a pigliare
per metterla a dormir fra due battenti
in un sepolcro lungi assai da me.
Il lungo periodo della malattia della moglie fu terribile per Pöe. Le alternative di miglioramento e di peggioramento si succedevano; e mentre nei giorni di speranza egli scriveva i suoi capolavori; nei giorni cattivi dell’incertezza, del bisogno, del dolore, della svogliatezza, cadde nella terribile sua infermità: l’alcool.
Sono strazianti le parole colle quali egli descrive questa sua follia, e la giustifica:
«Io sono di costituzione eccitabile, sono nervoso ad un punto estremo. Divengo pazzo con degli intervalli di orribile lucidità.
«In questi accessi incoscienti io bevo; i miei nemici danno ragione della mia pazzia all’eb-