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Naturalmente egli avrebbe la coscienza di questa sua superiorità, e non potrebbe, essendo conformato come gli altri uomini, fare a meno di manifestare questa coscienza.

Per tal modo si creerebbe innumerevoli nemici.

E poichè le sue opinioni, le sue speculazioni sarebbero differenti da quelle di tutti gli altri, evidentemente sarebbe considerato come un pazzo.

Doloroso ed orribile supplizio. L’inferno non può inventare tormento più grande di quello di essere ritenuti per infinitamente deboli appunto perchè si è infinitamente forti.

E poi certo che uno spirito generoso, provante realmente i sentimenti che gli altri si limitano a professare, deve inevitabilmente rimanere incompreso, essendo per tutti inintelligibili le cause delle sue azioni.

Nella stessa maniera il genio si dirà fatuità; un eccesso di sentimento cavalleresco, l’ultima espressione della bassezza e così di seguito per tutte le altre virtù.

Questo soggetto è ben triste.

XLV.

L’enorme moltiplicarsi dei libri in ogni ramo dello scibile umano, è uno dei più grandi flagelli dell’età nostra.

Esso è uno dei più serii ostacoli all’acquisto di ogni conoscenza positiva.

F. G.