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Yankee — che faccian le cose all’opposto del buon senso.

Come ciò accada, non è difficile comprendere: noi, americani, non abbiamo aristocrazia di nascita, e, per conseguenza, avendo naturalmente ed inevitabilmente fabbricato per nostro uso e consumo una aristocrazia di dollari, la mostra della ricchezza ha dovuto prendere il posto e compiere l’ufficio del lusso mobiliare dei paesi monarchici.

Per una transizione facile a capire, ed egualmente facile a prevedersi, noi fummo indotti a soffocare in una pura ostentazione tutte le nozioni di gusto che potevamo possedere.

Parliamo in modo meno astratto:

In Inghilterra, per esempio, una esposizione di mobiglio costoso sarebbe di gran lunga meno adatta, che non in America, a dare un’idea di bellezza relativamente al mobiglio stesso, e di buon gusto naturale riguardo al proprietario.

Ciò, in primo luogo, perchè la ricchezza, non costituendo nobiltà, non è in Inghilterra il supremo scopo dell’ambizione; poi perchè la vera nobiltà di nascita, attenendosi colà al più stretto limite del gusto legittimo, evita quella sontuosità, che solo la invidia di un arricchito può raggiungere con successo. Il popolo imita i nobili, e ne consegue una diffusione generale del giusto sentimento.

Ma in America, il danaro contante essendo il solo blasone dell’aristocrazia, la mostra di questo denaro può considerarsi come il solo mezzo di distinzione; e il volgo, che cerca sempre i suoi modelli in alto,