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Alcuni letterati che avevano conosciuto Pöe protestarono, ma senza frutto. I loro scritti restarono obliati.

Pöe diventò noto in Francia ed in Europa verso il 1842. La sua esistenza fu rivelata al pubblico per uno di quegli incidenti che dimostrano i cattivi costumi letterari di tutte le epoche. Il Charivari aveva tradotto e pubblicato, senza nome dell’autore, L’omicidio di via della Morgue. Qualche anno dopo, il Commerce ripublicò la novella con altro titolo: L’Orang-Outang.

Un terzo giornale La Quotidienne scoprì la soperchieria, ed a sua volta pubblicò l’Omicidio.

Vi fu un processo, e si seppe che il lavoro era stato tradotto dall’inglese e che era di Pöe. Il pubblico ritenne il nome. La signora Isabella Meunier incominciò allora a tradurre alcune delle Storie straordinarie e dopo lei Baudelaire quasi completamente l’opera dello scrittore americano, con vero senso d’artista e di poeta, in forma mirabile, fedelissima e mai più superata.

Il Baudelaire lesse la biografia di Griswold e vi riconobbe il tono acre e le accuse improbabili di un calunniatore.

Egli si formò un Pöe d’immaginazione. Negò o tacque le più gravi accuse del Griswold, quelle di plagio, d’indelicatezza, di abuso di confidenza; ammise quella dell’ubbriachezza, spiegandola romanticamente. Secondo lui questo