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tipografie, e quando si verifica, si usa, non so bene il perchè, di sostituire la lettera mancante con una X. Forse perchè l’X abbonda sempre nel cassetto.

Quanto al nostro impaginatore, egli avrebbe creduto di commettere un’eresia se non avesse usato l’X in una congiuntura di simile genere.

— Bisognerà ben che passi quest’indiavolato articolo all’X — disse fra sè, mentre leggeva meravigliato; — ma, parola d’onore, questo è l’articolo il più pieno di O che io mi abbia mai veduto.

Mise giù le X senza misericordia e lo passò alla stampa.

Il mattino dopo, la popolazione di Onopoli, trasecolata, leggeva in capo alla Caffettiera delle famiglie le seguenti linee:

«NX, JXhn! NX, JXhn! NXn suXnate trXppX a triXnfX!

«QuestX nXn è giuXcX buXnX per vXi, pX stX ancXra entrX al bXzzXIl!

«DiavXlX! la vXstra bXnne X il vXstrX pedagXgX dXrmXnX che vXi siete fuXri sXlX?

«NX! NX! NXn vXgliX!

«TXrnate tXstX a bXrdX, al cXvX, all’XstellX vXstrX nel bXscX di CXmfXrt; nell’XrridX bXscX di CXmfXrt, X piccXlX gufX!

«NXn vXlete?

«XibX ’! XibX’! JXhn! NXn è questX il cXntegnX di un buXn bimbX!

«TXrnate, e pXcX chiassX, X bXttXlXttX idrXfXbX!

«NiunX vi vuXle ad XnXpXli.