Pagina:Garrone-Ragazzoni - Edgar Allan Pöe, Roux Frassati, Torino, 1896.pdf/100

mia cagnetta! la più dolce delle creature. Una ciocca di peli le scendeva sopra un occhio e lo copriva completamente, ed un nastro celeste le era elegantemente annodato intorno al collo. La sua statura era appena di cinque pollici, ma però la sua testa era da sola più grossa di tutto il resto del corpo.

La sua coda tagliata cortissima dava all’interessante animale un’aria di innocenza oltraggiata che la faceva ammirare da tutti.

L’altro compagno era Pompeo! Pompeo, il mio negro! Oh! soave Pompeo, potrò io mai scordarti? Io avevo passato il mio sotto al suo braccio. Egli non era alto che tre piedi (io amo mettere i punti sugli i) e poteva avere 70 anni; fors’anche 80. Aveva le gambe incurvate ed era alquanto obeso; la bocca aveva larga e le orecchie non piccole; però i suoi denti sembravano perle, ed i suoi occhi, grandi, largamente aperti, erano di un delizioso color bianco. La natura gli aveva negato il collo, e le sue caviglie (come in tutti quelli della sua razza) posavano nel mezzo della parte superiore del piede.

Egli vestiva con notevole semplicità. Tutto il suo abito consisteva in un colletto alto nove pollici, ed in un soprabito di drappo scuro, quasi nuovo, che in altri tempi aveva servito al grande e robusto ed illustre dott. Money- penny.

Questo soprabito era di un taglio severo! Era ben fatto! Era quasi nuovo! Pompeo lo teneva rialzato con ambe le mani affinchè le falde non trascinassero nel fango.

La comitiva, come dissi, si componeva di tre per-