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Fu per questa iniqua accusa che il popolo Pisano furente cacciò il Conte con due suoi figli in una Torre della città, e lì, li lasciò morire di fame.
Bravo Ruggiero! Faceste una bella Impresa! Rendeste un bel servigio all’amico alleato!
Ma il mondo va sempre così senza distinzione o di ceto o di casta, senza dire che la Casta Clericale negli affari temporali e politici è sempre la peggiore e la più iniqua; il perchè ben disse il Gran Poeta
. . . . Ma nella chiesa
Co’ Santi, in taverna co’ Ghiottoni
Dant. Cant. 21
Dante pone ambedue nell’Inferno come traditori l’uno della patria, l’altro dell’amico non senza ambizione di dominar lui stesso
«Tu dei saper che io fui il conte Ugolino
«Che per effetto dei suoi mai pensieri
«Fidandomi di lui io fossi preso
«E poscia morto...
Dant. Cant. 33
Perdonate o Signori, se proseguo la lugubre Storia Italiana.
La battaglia di Campoldino, tacendovi tante altre che saria troppo lungo di noverare, fu forse meno fatale ai nemici della repubblica fiorentina, e alla repubblica istessa vincitrice?
Dopo la vittoria dai Fiorentini riportata sopra i Pisani sorsero dissenzioni e rivolte nella città. Giano Della Bella le sedò per alcun tempo con provvide istituzioni, ma i torbidi, le distruzioni si rinnovellarono sempre o per un emergente o per l’altro.
Chi può ridire in poche note le continue e sanguinose lotte fra i due partiti di città, Guelfo e Ghibellino?