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Sorriso agonizzante
Piove ineffabil lagrima
68Dalla pupilla errante;
Cruccio non è di morte
Che, commovendo il forte,
Sul vago fronte pingegli
72La nube del dolor:
Son le affluenti immagini
Di madre vedovata,
Il pianto inconsolabile
76Della fanciulla amata;
Il nembo di sciagura
Sull’espugnate mura....
Pur di speranza un alito
80Gli freme arcano in cuor.
Bello il sembiante pallido
Del rassegnato e pio
Che dir parca con giubilo:
84Questo è voler di Dio,
Angelo del perdono
Dal tuo raggiante trono
Stendi la destra al martire
88Teco trasvoli al Ciel3.
Prode fra i prodi italici,
Màrtir di libertade,
Più non vedrai lo sperpero
92Dell’Itale contrade.
Povera terra! Or geme,
Insanguinata freme,
Si veste la gramaglia,
96Cinge il funereo vel.
Ma verrà dì che i popoli
D’ogni calpesta terra
Irromperan quai turbini
100A disperata guerra.
Oh la fulgente aurora
Quando fra l’armi ancora
Balda ed ardente l’anima
104Di gioja esulterà!
Bello volar col nitido4
Caro destrier pugnando,
Degli oppressor nel perfido
108Stuolo ruotare il brando!
Dolce di libertade
Fra le cozzanti spade,
Nell’armonia de’ fulmini
Giuriam vendetta ai popoli
Traditi, ma non vinti;
Giuriam vendetta ai martiri
116Nelle battaglie estinti;
Più rapidi del lampo
Noi voleremo al campo:
Si pugnerà col palpito
120Della vittoria in cuor.
No, non è ancor quest’anima
Ritrosa alla battaglia,
Freme in silenzio e s’agita
124Pronta a vestir la maglia;
I sogni suoi son d’arme,
È bellicoso il carme,
Che di tiranno sangue
128È sitibonda ancor.
Oh! fosse dato all’impeto
De’ popoli redenti
Franger ceppi e patiboli,
132Buttar lor polve ai venti!
E minacciosa, altera
La tricolor bandiera,
Voto di tanti secoli,
136Sul Golgota piantar!
Ove trasvola il fervido
Animator pensiero?
Dal suo sognar precipita
140Al più tremendo vero;
Come prigion che il piede
Sciolto da’ lacci crede...
Sente de’ ferri il sonito
144E torna a lagrimar.
Oh invidiata e fulgida
La benedetta palma
Che ti riposa, o Martire,
148Sulla gloriosa salma!
Miseri noi! la verga
Ci scortica la terga....
E pronto a strozzar vittime
152Il patibolo stà6.
A Te, leggiabra vergine.
Santa nel tuo dolore.
Questo pensier sia balsamo,
156Sia lenimento al cuore.
L’amico tuo da forte
Lieto scontrò la morte,
Cadde guerrier d’Italia,
160Campion di libertà.
Milano, Settembre 1849.