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città; che ognuno si pingeva già a quell’ora investita, espugnata, saccheggiata dalle truppe vittrici, coll’immensurabile strascico di tutte le inerenti sciagure.
Forieri intanto e campioni del già completato disastro, del consumato sacrificio della misera terra, sorgiungevano militi dispersi e sbandati dal ripiegato esercito piemontese; laceri, stanchi, affamati; e dallo squallore del loro volto, dagli interrotti e mal distinti accenti, dai lacrimevoli racconti de’ patiti disagi e peripezie d’ogni genere, trapelava l’ansia febbrile di rifugiarsi, di ridursi frettolosamente al sicuro da ogni persecuzione nemica, chè:
- Nel soldato che vincer dispera
- Della vita rinasce l’amor.
Il Generale, dotato qual’era di nobile e pietoso sentire, commosso alle lagrime da tale spettacolo, fece salire sulla groppa del proprio destriero uno di quegli sventurati, che più degli altri appariva impotente a proseguire il cammino; e per lungo tratto di via se lo tenne amorevolmente accoccolato alle terga.
Per colmo di sventura la notte calò delle più buje: sì che le tenebre favorirono i pusillanimi, gli sfiduciati, che, pratici dei luoghi e non rattenuti da pudore, alla chetichella disertarono chi per di qua, chi per di là, le scompigliate e omai disordinate file.
Pochi, a dir vero, della giovine colonna, sorretti da gagliarda costituzione e da ben temprata fibra, ressero sempre svegli e presenti a sè stessi nella lunga e faticosa marcia. Ond’è che dopo avere attraversati i Comuni di Seregno, di Paina, di Mariano, la piazza principale di Cantù s’ebbe il maggior contingente di dormigliosi, che non sarebbero stati riscossi dal profondo letargo che li dominava appena sdrajati, neppure dal calpestio di sorvegliante cavalleria. Camerlata pure s’ebbe ricco deposito di sonnolenti: e Como, per metà già disertata da’ suoi costernati abitanti, rifugiatisi sulle circostanti montagne, subì a porte semichiuse coi primissimi albori, l’invasione di quell’accozzaglia. Che tale appariva in quell’istante il più che decimato e stremato manipolo, avanzo di quattro già floridi e ben compatti battaglioni.
Sparpagliati negli alberghi, nelle trattorie, nelle bettole, e