Pagina:Garibaldi - Memorie autobiografiche.djvu/74

62 primo periodo.

venne ad imbarcare quelle fiere scatenate. Imbarcaronsi anche alcune botti d’acquavite e commestibili per la divisione, e ritornossi alla Laguna.

Per dare un altro saggio della classe di gente ch’io comandavo in quella spedizione, valga il fatto seguente. Un sergente tedesco molto stimato dai soldati era stato ucciso ad Imiriù. Io ordinai fosse seppellito, ma siccome altro da fare avevano i militi, col pretesto che quel prode meritava d’esser portato alla Laguna ove ricevere un’onorevole sepoltura, il cadavere del sergente fu imbarcato. Passeggiando io sulla tolda del bastimento, e vedendo luce nella stiva, ove alloggiava la maggior parte della gente, mentre in viaggio, vidi il seguente spettacolo: il sergente tedesco, alto e corpulento, disteso nel centro d’una folla di gente le cui fisionomie avvinazzate eran tutt’altro che gentili, e su quei ceffi poi riverberandosi il chiaro d’alcune candele di sego, piantate nel collo di bottiglie collocate sulla pancia del cadavere, facevan l’effetto di certi demoni rappresentanti giocatori d’anime a tre sette o a briscola. E tali me li ricordo ancora quei depredatori dei poveri abitanti d’Imiriù giocando sulla pancia del cadavere d’un loro compagno il prodotto dei loro furti.

Intanto la vanguardia nostra col colonnello Teixeira ritiravasi davanti al nemico che si avanzava da settentrione celeremente e fortissimo.

Nella Laguna principiavasi a passare i bagagli della divisione sulla sponda destra della Barra, e presto bisognò pensare a passar la truppa.


Capitolo XXI.

Combattimento ed Incendio.


Nel giorno della ritirata e passaggio nostro sulla sponda destra di tutta la divisione con molto materiale, io ebbi il mio da fare, poiché se non molto numerosa era la gente, la maggior parte era cavalleria e