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capitolo lx 377


può, in Roma, respingere la visita d’uno di cotesti demoni, dal sacristano al monsignore. Egli presentossi da principio col pretesto di comprare qualche cosa nella mia bottega, poi finse di volerla fare da protettore, e finalmente, malgrado le mie paterne ammonizioni, egli finì per sedurre la mia cara e rapirla!

«Dopo rapita all’amor mio da quell’infame — che la madre vostra chiamò scellerato or ora, e ch’io riconobbi pure, malgrado l’orribile sua metamorfosi — io seppi del vostro ritiro in un convento, e poi più nulla, sino alla vostra comparsa in Roma, per quella ridicola ed abbominevole conversione con cui i chercuti vollero ingannare il mondo, per sostenere la crollante loro baracca.

«Per me, l’esistenza ha cessato d’arridermi; e se un filo mi vi tiene ancora, siete voi quello, mia amatissima figlia».

I singhiozzi interruppero nuovamente il veglio, per cui cessò la sua narrazione, e P..., vedendo la fanciulla fortemente commossa e spossata, lo prese per un braccio e lo allontanò colla sedia un po’ distante dal letto.

Un silenzio tetro succedette alle scene violenti, già descritte, e al racconto del canuto, Marzia aveva ritrovato il padre, per saper ch’egli era uno scellerato! E la madre!...... per vederla morire!

Povera Marzia! v’eran ben motivi d’essere addolorata, e di peggiorare lo stato già ben grave della sua ferita! Gli astanti, nelle loro meste medita-