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CAPITOLO III.

TALAMONE.

    Gli ho veduti — raccolti in Pontida
Provenienti dal monte e dal piano —
Gli ho veduti, si strinser la mano
Cittadini di cento città.
 (Berchet).


Nella mattina del 6 maggio Talamone fu salutato dai rappresentanti delle cento Sorelle, e lo ricorderò quel giorno! Rappresentanti delle cento sorelle, sì! Ma non rappresentanti del genere dei 229 che in quella stessa epoca vendevano la più bella delle gemme italiane, Nizza! — Oggi coronata di fiori e stuprata negli abbracciamenti del più vile dei tiranni! — Non rappresentanti di quella turpe genía che provvede i consorti e cointeressati, ma rappresentanti della dignità Italiana, insofferenti d’insulti stranieri, e di soprusi nostrani. — Maestri gloriosi della generazione ventura libera dai preti e dai dominatori!

Talamone, uno dei più bei porti della costa Tirrena, è situato tra il monte Argentaro e l’isola d’Elba, coronato di belle colline coperte di macchie, cioè deserte.