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CAPITOLO L.

CONTINUA LA BATTAGLIA DEL VOLTURNO.
BRONZETTI A CASTEL MORRONE.

A egregie cose il fort’animo accendono
L’urne de’ forti, o Pindemonte!
E bella! e santa fanno al vïator
La terra che le ricetta.
(Foscolo).


Accanto alla illustre e martire famiglia dei Cairoli, e di tante altre per cui veste lutto l’Italia militante, l’Italia dei generosi! posiamo alla venerazione di tutti, quella dei Bronzetti.

Il maggiore, caduto contro gli austriaci a Seriate. Il secondo, non meno eroicamente, a Castel Morrone.

Ho già detto essere la nostra linea di battaglia difettosissima, per irregolarità del terreno, e per troppa estensione. Ebbene, per fortuna nostra, fu pur difettoso il piano di battaglia dei generali borbonici. Essi ci attaccarono con forze considerevoli su tutta la linea; in sei punti diversi, a Maddaloni, a Castel Morrone, a S. Angelo, a S. Maria, a S. Tammaro, ed in un