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CAPITOLO XLVIII.

BATTAGLIA DEL VOLTURNO.

Quel che giurâr ottennero
     Han combattuto, han vinto
     Sotto il tallon del forte
     Giace lo sgherro estinto.
     (Berchet).


L’alba del 1° ottobre illuminava là nei piani della vecchia capitale della Campania, una truce mischia! Una battaglia fratricida! — È vero: dalla parte dei Borbonici, eran molti mercenari, bavaresi, svizzeri, e molti di que’ stranieri che da secoli sono assuefatti a considerare questa nostra Italia, come una villeggiatura od un lupanare. E cotesta ciurmaglia, sotto la guida e la benedizione del prete, ha sempre di preferenza sgozzato gl’Italiani, dal prete educati a piegare il ginocchio a tutti i malviventi della terra. Ma pur troppo la maggior parte dei combattenti alle falde del Tifate1 erano figli di questa terra infelice, spinti a macellarsi reciprocamente: gli uni condotti da un giovane re, figlio del delitto;

  1. Monte che domina le pianure Capuane.