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CAPITOLO XLVII.
CAIAZZO.
La guerra, vergogna dell’umanità, è fatta necessaria dalle monarchie e dai preti che sarebbero perduti, se gli uomini avessero il buon senso d’intendersi. Trovandosi però nella necessità di farla, ci vuol molto discernimento. (Autore conosciuto). |
Obbligato di lasciare l’esercito sul Volturno e di recarmi a Palermo per placare quel bravo e bollente popolo nell’esaltazione in cui l’avean spinto gli annessionisti, io aveva raccomandato al generale Sirtori, degno capo dello Stato maggiore dell’esercito meridionale, di lanciar delle bande nostre sulle comunicazioni del nemico.
Ciò fu fatto, ma pure chi ne avea l’incarico immediato stimò opportuno di fare qualche cosa di più serio, e col prestigio delle precedenti vittorie, non dubitò qualunque impresa esser eseguibile dai nostri prodi militi.
Fu decisa l’occupazione di Caiazzo, villaggio all’oriente di Capua, sulla sponda destra del Volturno. Tale posizione piuttosto difendibile natu-