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CAPITOLO II.

IL CINQUE MAGGIO.

Mieux vaut mourir
     Que vivre misérable!
     Pour un esclave
     Est-il quelque danger?
(Muta di Portici).


O notte del 5 maggio rischiarata dal fuoco dei mille luminari con cui l’Onnipotente adornò lo spazio!

Bella, tranquilla, solenne, di quella solennità che fa palpitar le anime generose che si lanciano all’emancipazione degli schiavi! Io ti saluto!

E vi saluto, o miei giovani compagni, oggi provetti, e la maggior parte mutilati o segnati con gloriosissime cicatrici.

Salve a voi — forse la parte migliore della schiera — che seminaste le nobili ossa su dieci campi di battaglia per la redenzione patria o per la redenzione d’altri oppressi, ma sempre contro la tirannide, fosse essa avvolta nella tiara o nella clamide imperiale!