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capitolo xlvi | 275 |
cresciuto dal fatto della bella Giovanna, si rannicchiavano i polputi, e molti pubblicamente millantavano liberalismo, anche repubblicanismo e socialismo, se si voleva.
«Ma io non m’immischio di politica» dicevano i meno birbanti «così ci ammonisce Madre Chiesa. — Poi, date a Cesare ciò che è di Cesare, ed i sacerdoti del Signore, lo sapete, devono predicare fratellanza tra gli uomini, non attizzarli, stimolarli alla distruzione».
Alcuni di questi neri semi di Dio accusarono di camorrismo certi uomini onesti con cui avean gare personali.
«La sorte vuol proprio favorire questi rompicolli indemoniati» diceva tra sè Corvo mentre ìncamminavasi fuori di Napoli ad altre imprese, nulla più sperando sulla camorra sconquassata e sui grassi apostoli della cuccagna.