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vocata da Guglielmo di Prussia quando col compagno Bonaparte mandavano al macello Tedeschi e Francesi — oppure la provvidenza del papa-re quando facea decapitare i liberali e cercava di vendere l’Italia anche al diavolo se la pagava meglio degli altri — la provvidenza nol volle.
Comunque, solo la provvidenza potea salvare il nostro bellicoso ligure dalle unghie della camorra, e tale provvidenza si presentò sotto le forme dell’avvenente Giovanna. — Giovanna poco o nulla immischiavasi nelle faccende interne del suo stabilimento; non ostante essa non ignorava tutti gli orribili misteri di quell’antro, e bisogna confessare ad onor suo e dei fratelli che l’informavano d’ogni cosa, ch’essi tutti avean ribrezzo delle atrocità che si commettevano sì vicino a loro, e che cercavano in ogni modo di allontanarsi da quel nido di demoni.
Non era però così facile. Essi avean bensì acquistato qualche cosa col loro negozio, ma quel qualche cosa sovente abbisognava alla tirannica e scellerata associazione, dimodochè la maggior parte delle loro economie trovavasi sempre in potere dei camorristi, che rendevano così ben difficile l’allontanamento di Giovanna e dei fratelli. Tali procedimenti da parte della camorra entravan forse nella di lei politica per non lasciar liberi e sciolti da ogni impegno con loro individui che potevano nuocerla.
Sinora era dunque stato affare d’interesse per Giovanna di mantenersi inoffensiva a cotesta so-