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Ora, quando successe l’inconveniente del riconoscimento delle due amiche, Marzia avendo promesso alla contessa che sarebbe stata savia, che non avrebbe cioè dato sfogo al ribrezzo ed allo sdegno che cagionavale l’atroce condotta de’ suoi carnefici: — Marzia, dico, era stata lasciata libera, e perciò avea potuto innalzarsi sulla bella persona scoprendo la Lina.

Dopo tal fatto fu affibbiata la catenella, e sino alla discesa nel tempio, l'infelice non potè più muoversi liberamente. — Ella mordevasi le labbra dal dispetto, e l’anima sua trovavasi in una situazione d’inferno. Le sue sofferenze, essa le avrebbe sopportate con quella fortitudine che corrispondeva al suo coraggio, ma la sorte del genitore, l’idea dei patimenti sofferti nei sotterranei dell’inquisizione, e lo stato di demenza e di disperazione in cui l’avean precipitato coteste iene chercute, ah! ciò dilaniava il suo cuore buono e generoso!

Si scese dal carro trionfale, ed i due futuri conversi furon trascinati verso il maggior degli scarafaggi, tra due lunghe file d’alabardieri e preti schierati a’ piedi dei magnati della bottega.

Qui mi fermo. Del racconto di quanto successe nella chiesa di S. Pietro alla conversione di Marzia e di suo padre, i devoti di tali stomachevoli cerimonie avran veduto un campione nella conversione del fanciullo Mortara, rubato dai preti ai parenti ebrei per farne un cattolico.