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Chi turba l’ordine, e lo gridan tutta la sequela dei gaudenti a squarciagola — sono pochi parigini mal intenzionati che rovesciano nella Senna una spia riconosciuta. — Gli operai di Londra che vogliono far prendere un bagno nel Tamigi a Haynau, il carnefice di Brescia e dell’Ungheria. — Chi turba l’ordine sono alcuni romani, che resa Roma all’Italia dopo diciotto secoli di abbominazione, chiedono che sia vietato ad uno scarafaggio di maledire l’Italia redenta. — Chi turba l’ordine è la società internazionale che ha l’audacia di voler la fratellanza di tutti gli uomini a qualunque nazione essi appartengano, che non vuole preti, non eserciti permanenti, non caste privilegiate!

E la processione proseguiva in ordine verso il maggior tempio dell’orbe — ed il popolo, come l’onda del mare affollavasi per accostarvisi — molti per curiosità e forse i più, e tanti per partecipare alla benedizione del Massimo degli impostori.

Non ostante l’immensa folla, a P... e a Lina che servivano come punto centrale ai nostri amici in quella tempesta umana, poterono questi avvicinarsi. Ciò però non servì che a sistemare alcune intelligenze sul da farsi nella notte, essendo di tutta impossibilità operare in tale giornata.

«Al Foro! al Foro!» fu la parola di convegno dei prodi campioni della libertà italiana, «al Foro, a due ore di notte», e con tali concerti presi si divisero nuovamente, essendo sui dintorni stra-