Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/200

176 i mille


di avvicinare il nostro P... colla sorella e probabilmente per aiutarli a menar le mani ove occorresse; questi altri non erano se non quella bagatella di Nullo e Torquato, da cui non lontano trovavansi Muzio con non pochi Romani; di quella gente che i fogli ufficiosi ed ufficiali chiamano amanti del disordine e che non sono in sostanza che insofferenti del privilegio e delle lussurie dei sedicenti grandi o ministri di Dio.

E guai! se quel movimento dei nostri fosse stato preparato preventivamente. Ne sarebbe risultato almeno un’insalata di chercuti, di beghinume, di sgherri che procedevano al sacrificio di due sventurate creature per la maggior gloria di Dio.

Maggior gloria di Dio! assassini del genere umano — e peggio che assassini, pervertitori e corruttori!

E le monarchie che sorreggono cotesti scarafaggi perchè li sorreggono? Non è forse per esser i preti gl’istromenti più idonei per lo spionaggio e la corruzione delle genti? E voi salariati lodatori e millantatori del consorzio monarchico-chercuto — ben lo sapete essere quelle le due lebbre dell’umanità. Ma quando la miserabile vostra coscienza, se mai ne avete una, vi accenna il servilismo schifoso degli atti vostri, voi allora posate la brutta di fango vostra penna sul ventre ed abbandonate l’anima al suo appetito.

L’avvenimento dell’entusiasmo mutuo delle due fanciulle, e la loro santa manifestazione d’affetto non ebbe altro seguito, tranne il grido disperato