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120 | i mille |
I Macedoni, gl’Inglesi, i Francesi, i Germani, gli Svedesi, gli Spagnuoli ebbero i loro periodi di supremazia militare. — Ricordiamo però che nessuno fece più dei Romani antichi, e che se i preti giunsero alla corruzione della nostra razza, noi nascemmo sulla terra ove nacquero i Romani, e che lavati dalla bruttura dei preti, torneremo a valer qualche cosa.
Io ho sorriso di disprezzo alle meraviglie dei chassepot1 con cui Bonaparte voleva spaventare tutto il mondo, ed il valore tedesco ha ben provato la millanteria dei servi della menzogna e della tirannide.
Ciò ci serva, e ci serva l’odierno esempio della Germania, il di cui entusiastico patriottismo caccia in questi giorni davanti a sé il creduto primo esercito del mondo.
Con dei conigli ladri come coloro che reggono oggi le sorti dell’Italia, ogni esercito può comparire il primo del mondo, giacchè essi non li vogliono i due milioni di militi che può dar la nostra Penisola; — a loro bastano pochi preposti, pubbliche sicurezze, benemeriti, ecc., per guardar loro la pancia.
Ripeto: gl’Italiani devono vincere finché sotto il calcagno straniero gemono i popoli che diedero vita ai Bronzetti ed ai Monti2. Ed il giorno in cui vi sia un uomo a reggerla — questa Italia —