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capitolo xxiv 115


terra questa tetra, scellerata, abbominevole setta che prostituisce, deturpa, imbestialisce l’essere umano? E i popoli vanno a messa, a vespro, a confessarsi, a comunicarsi, a baciar la mano a quest’emanazione pestifera dell’inferno! E ciò costituisce il potere della tirannide.

Io mi nascondo, colle mani, il volto dalla vergogna d’appartenere a questa schiatta d’imbecilli, che si chiamano spudoratamente popoli civili!

«— Altro, esclama il generale dei birbanti! al più presto noi faremo conoscere ai mondo cattolico la misericordiosa potenza del divino nostro maestro. E questa sarà una luminosa disfatta della millantatrice eresia che in questi ultimi tempi con tanta malizia ha cercato di abbassare la santa nostra istituzione».