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114 | i mille |
è perduto ed abbiamo i sovrani di Parigi e di Torino che se non fossero ambi svisceratissimi per la S. Sede ed il gesuitismo ch’è la stessa cosa, il loro proprio interesse li farà cauti, che devono combattere la rivoluzione a tutt’oltranza, e so da fonte degna di fede che navi da guerra bonapartesche sono già nello stretto di Messina per impedire il passaggio degli avventurieri sul continente1, e che nell’alta Italia si prepara un poderoso esercito per combatterli se passassero2. — »
«— Voi siete la più solida colonna dell’ordine nostro, monsignore, esclamava l’eminente un po’ rassicurato, e qualunque cosa vi piaccia chiedermi, ve la concedo con tutto compiacimento. — »
«— Avrei veramente bisogno che quel vecchio ebreo, di cui parlai tempo fa a vostra eminenza, fosse consegnato a mia disposizione, rispose il Corvo. Egli è diventato inoffensivo a forza di torture corporali e morali — per la maggior gloria di Dio (assassini) io l’ho fatto ridurre al punto in cui noi vogliamo. Esso trovasi nel più completo idiotismo ora, e potremo, quando V. E. nella sua saviezza voglia ordinarmi la pubblica conversione, presentarlo ai romani come un vero miracolo dello Spirito Santo». —
Maledizione! Quando sparirà dalla faccia della