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capitolo xix | 93 |
quello che eseguirono i Mille dalla Piana a Palermo all’insaputa del nemico, il quale aveva il suo quartier generale a poche miglia di distanza.
Il 24 i Mille accampavano a Marineo.
Il 25 a Missilmeri — e tutte queste coraggiose popolazioni acclamavano l’arrivo dei fratelli, come se certi della vittoria.
E veramente il popolare entusiasmo ne era ben il precursore.
Quando si pensa che tutte queste belle popolazioni dell’Italia sono oggi così depresse ed umiliate — 25 milioni d’individui che hanno i ladri in casa — senza aver nemmeno il coraggio di lamentarsene! — Vergogna!
E si millanta valore italiano — capi guerrieri, prodi eserciti. — Via! via! nascondete quella fronte macchiata dagli sputi stranieri!
Il 26, noi raggiungemmo il campo del generale La Masa a Gibilrossa, ove s’erano riunite alcune migliaia d’uomini delle squadre Siciliane. Ed a Gibilrossa si decise di assaltar Palermo nella notte.