Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/107


capitolo xvii 83


nigione di Castellamare. — E veramente una grandine di fucilate udivasi in tutte le parti del castello, dal di dentro però al di fuori. E chi ha fatto la guerra sa che ove basterebbe una fucilata, di notte se ne tirano mille.

Un diavolio poi, un correre con lanterne, e senza per ogni dove. E ciò valse al gesuita, poiché anche nella cella di Marzia capitarono birri che liberarono quello scellerato, con gli occhi già fuori dell’orbita.

Marzia da quella svelta e coraggiosa che era, non si smarrì di mente, ma presentendo che qualche cosa di nuovo dovea accadere al di fuori, con tale finimondo di fucilate, cannonate, grida, ecc. — e fiutando l’odor della polvere — come i generosi della sua specie — elettrizzata, precipitossi sulla posteria semiaperta, e frammischiossi nella turba confusa, che correva in ogni direzione.