Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
CAPITOLO XVI.
LA TRIADE.
Nella meschina stanzuccia di Siccio quella stessa sera stavan raccolti tre individui che avrebbero fatto l’ammirazione di colui «che nuovo Olimpo alzò m Roma a’ Celesti» e di qualunque dei grandi Maestri del bello.
Eppure — non è egli mero caso il nascer bello? e non ho conosciuto io molta gente — con cuore d’angiolo — e pur deformi di corpo? — Che volete? — è così; — l’uomo per irresistibile istinto è portato al bello — forse più dell’uomo — la donna.
Le belle forme della persona ispirano istintivamente maggiore fiducia. — Piace d’aver il padre bello, la madre ed i figli — d’aver un capo le cui fattezze sieno quelle dell’Achille — non del Tersite1.
La bellezza del capitano, suscita più entu-
- ↑ Buffone deforme — nel campo de’ Greci all’assedio di Troia.