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72 | il governo del monaco |
tal che, dopo quella conversazione del prete colla strega sul conto suo — non ne fecero più caso — ed egli rimase in un canto dimenticato come uno straccio — piangendo dalla fame e dal freddo.
Siccio — l’onesto Siccio — non lo dimenticò — pratico della casa profittò della confusione dei depredatori, e col pretesto di andare per la roba sua menò seco Muzio — in una stanza recondita di Roma — ove egli aveva preso dimora.
Gioverà sapere che il padre di Muzio era stato antiquario? e che nelle sue peregrinazioni fra i monumenti e le ruine — aveva l’abitudine di condur seco Siccio.
Egli dunque nelle escursioni col suo padrone erasi fatto pratico alquanto delle meraviglie di Roma — e ciò gli valse per professare il Ciceronismo — nel presente suo stato di bisogno — poichè, col carico del giovine, egli non avrebbe potuto più oltre stare a padrone.
Come Cicerone1 — egli poteva vivere miseramente sì, ma indipendente — ed il profitto della sua industria serviva al mante-
- ↑ Ciceroni si chiamano in Roma coloro che conducono gli stranieri a visitare i monumenti — l’opere dell’arte — e le ruine — e ne fanno spiegazioni più o men bene.