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CAPITOLO XIV.
SICCIO.
Tornando ancora al 1849 — ed alla scena fatale in cui il nostro povero Muzio all’età di due anni — fu derubato del suo patrimonio — a benefìcio della Compagnia di S. Vincenzo di Paola — ricordiamo ancora che un servo di casa — Siccio — aveva introdotto quel furfante di Don Ignazio con tale piglio che abbiamo creduto necessario doverla notare.
Siccio era il più antico dei famigliari di casa Pompeo — in quella casa era nato — era stato beneficato in varie circostanze da’ suoi buoni padroni — ed amava l’orfano Muzio con affetto di padre.
Buon uomo — ma non molto astuto — diffidò tuttavia delle mene del paolotto — e della sua complice, — ma in Roma, al curatore delle anime — al medico spirituale — al confessore della padrona di casa — chi ardirebbe fare uno sfregio?