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la liberazione 47


«Lasciami fare.» replicò Attili ex, e senza perdere più tempo incamminossi con Muzio sui passi di Scipio che li precedeva. —

Un’impresa di questo genere non presenta in Roma le difficoltà che presenterebbe in altro Stato ove il Governo è più rispettato — ed i suoi agenti meno avviliti, — ma qui ove il soldato non s’inspira all’amore di patria — al decoro nazionale — all’onore della bandiera, — ma sa di servire un governo d’impostori — disprezzato e maledetto da tutti — qui, dico; tutto è possibile — ed il giorno in cui lo straniero porrà davvero il piede fuori di Roma — quello stesso giorno il governo delle sottane sfumerà davanti al disprezzo dei cittadini e dei soldati romani.

Dentato condusse la brigata di Silvio verso il picchetto de’ birri stanziati alla porta del carcere — e ciò non era il difficile — essendo lui sergente di guardia ed avendo i dragoni la custodia esterna del palazzo. — Era inteso che egli non doveva svelarsi — potendo giovare di più se l’affare si fosse andato ingrossando.

Silvio avendo dal difuori adocchiato la sentinella — attese che nel suo uniforme va e vieni gli avesse rivolte le spalle — e allora colla destrezza ed agilità con cui si avventava