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468 | il governo del monaco. |
schiere dei volontari — impedito che soccorsi loro giungessero — disarmato coloro che potevano esserlo senza pericolo, (perchè ognuno di questi tradimenti si fece colla viltà che caratterizza sempre il gesuitismo governativo) — dopo avere ingannato il paese e l’esercito — coll’occupazione di alcuni punti del territorio romano — col mentito pretesto di arrestare l’invasione francese; — privato i volontari delle poche munizioni — che si fabbricavano per loro — nei generosi paesi dì confine — eccitato alla diserzione molte migliaia di loro — dopo tutto ciò — si preparava Mentana.
E Mentana poteva riuscire un secondo Trenta aprile1 ad onta di tante circostanze a noi sfavorevoli. — À Mentana, io ho veduto i mercenari fuggire colle baionette alle reni — dai nostri catenacci2 senza munizione — fuggire davanti ai nostri giovani militi. — . A Mentana — per un’ora — i volontari hanno potuto passeggiare padroni del campo di battaglia — sopra mucchi di cadaveri nemici.
Ma a Mentana — dopo l’eroismo di tanti prodi caduti e mutilati sul campo — si udì ri-