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appendice. 465


La gioventù coraggiosa si accalca nelle file degli iniziatori per aver parte nella gloria. — Aquapendente — Monte Libretti — Monterotondo — echeggiano dell’inno della vittoria — che i valorosi italiani riportarono sui mercenari stranieri. — L’Agro Romano è sgombro dall’infesta loro presenza. — I ponti che conducono alla città eterna saltano in aria allo scoppio delle mine — e preti — e mercenari — e birri — dopo avere barricate le porte — si rintanano impauriti e tremanti dentro Roma. —

Era finita! — Il mondo intiero — salutava festante i giovani redentori dell’umanità oppressa — ingannata — tradita per tanti secoli! — Ma.....

Ma!... a Parigi e a Firenze — congiuravano i fautori delle sciagure de’ popoli — i sostenitori della ingiustizia, della menzogna. — Gli uni apparecchiavano le navi e le soldatesche, — gli altri più perversi — e più codardi — gettavano tra il popolo tradito — la paura — la diffidenza — e nelle file dei vincitori degli sgherri, la corruzione e lo sconforto.

Mentana fu il risultato di tante mene scellerate!

Dopo avere — gettato lo sconforto nelle