Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/434

420 il governo del monaco.


«paese — sino allora tenuta per onesta. — Onesta! ... ma chi può fidare sull’onestà delle donne — ove signoreggia il negromante? — Corruzione! Prostituzione! ecco il codice dei sacerdoti della menzogna! — Chi non lo crede — vada a passare alcuni mesi in quel covile di serpenti mitrati — ove un dì — nacquero i Cincinnati e gli Scipioni. —

«Quanti delitti — non si possono far commettere da una creatura — assicurandola che essa compie la volontà di Dio! ch’essa ode la parola di Dio!

«Parola di Dio! — sacrilegio che solo un prete può pronunciare! — Eppure ogni festa — metà almeno del mondo cattolico — va ad udire la parola di Dio! — in seno alla sposa di Gesù Cristo — la Chiesa! —

«Veleno! Veleno! si amministrò alla mia Nanna — Capitano mio! — ed il veleno mi portò via donna! — prole! ed ogni felicità sulla terra!

«Fui arrestato sul freddo cadavere di lei — inconscio della vita. — Seppi poi, che s’impiegò al mio arresto tutto l’esercito di mercenari papalini — che i nostri bravi si batterono disperatamente per liberarmi