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376 il governo del monaco.


Il vegliardo, in molti mesi di vita principesca, avea alquanto ripulita la sua fisonomia brigantesca — ma Marzio conservava il feroce aspetto del masnadiere remano. — Alto della persona — e quadrato — era difficile sopportare senza un brivido di timore — lo sguardo tagliente che due nerissimi occhi — vi lanciavano — saettandovi. — La sua chioma, nera e pulita come l’ala del corvo — contrastava colla lunga barba dello stesso colore — brizzolata di grigio in molte parti. — Le sue vesti eran forse pcco diverse da quelle portate. — quando spargeva il terrore per le romane campagne — ma alquanto più pulite. — Il famoso farsetto di velluto — nuovo — non mancava — e se non si vedevano al di fuori di quell’indispensabile accessorio del brigante — pistole — o daghe, — un coltello-pugnale era certo religiosamente nascosto dalla parte di dentro. — I cappelli — sono portati in diversa foggia anche dai briganti — e Marzio portava il suo un po’ inclinato sulla destra, però di forma somigliante ad un cappello d’operajo. — Le ghette di cuoio erano state abbandonate da Marzio — ed il suo abito di color azzurro — con ampie saccoccie — non offriva oltre l’ampiezza alcun’altra singolarità.