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venezia ed il buccintoro. 365


Eppure le nazioni — come gli individui, abbisognano di dignità per vivere — e più della vita dell’anima abbisognano — che non della vita del ventre — a cui ci vogliono condannare i reggitori nostri. —

Un giorno — la regina dell’Adriatico — portava il suo superbo leone nel lontano oriente — rintuzzava il conquistatore Ottomano — e vi dettava la legge. — I monarchi dell’Europa collegati — e sorretti dalle gelose italiane repubbliche — movevan compatti contro le lagune — ed eran respinti dai coraggiosi repubblicani. — Chi riconosce oggi quei fieri concittadini di Dandolo e dei Morosini? — Per liberarsi, abbisognano dello straniero. — Liberi — si gettano nelle file delle raschiature di Seiano1, setta propensa a tutte le umiliazioni! a tutti gli obbrobrii!

Come la tirannide trasforma le più nobili creature in abietti ermafroditi! e non siete soli o veneti! — Tali — ho pur veduto i discendenti di Leonida — e di Cincinnato. —

La schiavitù imprime sulla fronte dell’uomo — un marchio tale d’infamia e di depravazione da renderlo irriconoscibile — da confonderlo coi beati abitatori delle foreste. —

  1. Così Guerrazzi chiama i moderati.