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CAPITOLO LXI.
VENEZIA ED IL BUCCINTORO.
Le macchie del servaggio — e le rughe della miseria — il popolo — alla fine — le lava e le spiana col suo sangue. — La classe intelligente — e ricca — dovrebbe — una volta capirlo — e risparmiare all’umanità quelle orgie di macelli, che la deturpano — e la riconducono sovente alla primitiva barbarie. —
In altri tempi — Venezia — seguendo l’impulso della sorella lombarda — lavava nel sangue molti anni di umiliazioni e di servaggio. — Non così ora. — Essa sorge dalla dominazione straniera — non per propria — ma per altrui virtù. —
Oh! fosse almeno — la libertà sua — raggiunta per opera — per coraggio dei fratelli — pazienza! Ma chi la redime — sono vittorie di stranieri. — Sadowa — gloria Prussiana — ha liberato Venezia! e la nazione italiana a niuno chiede ragione di tanto sfregio! —