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322 | il governo del monaco. |
neva, spiando tra gli interstizi degli steli i maledetti bracchi che cercavano preda di sangue. — Cicerovacchio, Bassi e nove compagni che avevano prese direzioni diverse per sfuggire al nemico — perchè così erano d’intesa con me — furono arrestati tutti dagli Austriaci e fucilati come cani.
Eran nove: — a forza di bastonate si condussero nove contadini a scavar nove fosse nella sabbia — ed una scarica del picchetto di stranieri soldati spacciò gli infelici. — Il più giovane figlio del tribuno romano1 si moveva non ben morto dopo la fucilazione — ma il calcio del fucile d’un austriaco gli fracassava il cranio.
Bassi ed il suo compagno Pizzaghi ebbero la stessa sorte a Bologna.
Lo straniero ed il prete gozzovigliarono nel più puro sangue italiano — e la jena di Roma rimontava il suo trono contaminato — sui cadaveri dei cittadini suoi fatti sgabello!
Ecco la storia secolare del papato — che il dispotismo cerca di eternare in Italia!
Serva agli italiani questo esempio di freddo
- ↑ Aveva tredici anni.
lena, che. a qualunque costo, avea voluto seguire il solitario. — Lo avea seguito in America e poi di là in Italia inseparabilmente.