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318 | il governo del monaco. |
di Dio che il primo — e più fatale all’Italia — la Negromanzia. —
Ma Roma cadeva sotto i colpi del dispotismo Europeo — spaventato dal rivivere della padrona del mondo — e dal terribile incubo della repubblica — e capitanato — dalla grande repubblica di Francia condannata a morte per questo suo orrendo misfatto. —
Il Bonaparte, nemico di tutte le libertà, e protettore di tutti i tiranni — volle, come per saggio, provare le sue armi contro Roma — ove approdò sulle ali della menzogna — e consumato quel delitto di lesa-nazione — rovesciò i suoi inganni ed i suoi satelliti sul popolo credulo di Parigi: — e ne fe’ macello per le strade — senza distinzione di età e di sesso. —
— Dio rimeriti l’assassino del due dicembre — e della libertà del mondo! —
Cessata la difesa di Roma — non disperando delle sorti dell’Italia — il solitario ne uscì con pochi seguaci, decisi a tener la campagna — ma ci vuol altro — ai popoli per liberarsi! — Un pugno di prodi — all’Italia non manca mai — ma contro quattro eserciti — un pugno di prodi non basta! —
È vero, che in questi giorni lo spirito nazionale è innalzato — e il pugno di prodi