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l'inseguimento. 303


Orazio, cui nessuno contendeva il comando — aveva disteso circa cento dei suoi, comandati da Muzio in bersaglieri, tra i massi ed il bosco che dominavano il monte dalla parte ove si vedeva il nemico avanzare — il resto, circa dugento, era in colonna dietro lo stesso vertice — pronti a caricare al primo cenno.

Avendo così disposto i suoi trecento — il capo fece chiamare a sè il capitano Tortiglia, e gli chiese degli Ufficiali che conducevano la colonna nemica e che si vedevano ascendere il monte, benchè ancora lontani. «Chi comanda la vanguardia» disse Tortiglia: «e viene avanti risolutamente è il maggiore Pascal — coraggioso ufficiale, ma un Rodomonte di prima categoria.»

«Oh! se non m’inganno, disse Silvio, che aveva puntato il binoccolo, quegli è lo stesso che voleva jeri farsi portare il bagaglio da me — lo riconosco al suo naso impiastricciato di cerotti.»

«E quell’altro?» dimandò Orazio: «che viene a cavallo alla testa credo del corpo principale?»

«Prestatemi il binoccolo — disse Tortiglia — e dopo averlo puntato sull’individuo accennato: «Oh per Dio! egli esclama — que-