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CAPITOLO LI.
L’INSEGUIMENTO.
Dio ebbe proprio a decidere così delle cose umane, che la somma delle grandezze dovesse venire ridotta al più basso delle umiliazioni. — Così quella ciurmaglia che si chiama esercito romano — doveva tenere il posto, e il nome e calpestare il terreno dove un giorno il vero romano esercito dominò il mondo conosciuto. Solo il prete, lo ripeto, potè produrre tale mostruosa trasformazione.
Il generale romano — cioè straniero — al servizio del papa, giunto in Viterbo con quante forze aveva potuto raccogliere — chiamò a consiglio nel palazzo municipale gli ufficiali superiori del suo esercito pigmeo. — Tra questi ultimi si trovava un maggiore, col naso enfiato, come un cocomero e coperto di striscie di cerotto — Era il famoso pugno con cui il nostro Silvio lo aveva capovolto tra le ruote della carrozza.
Costui, col volto infiammato dal vino — di