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l'onore della bandiera. | 277 |
le strade, e cercano rifugio quando s’imbattono nella soldatesca. — Le truppe, — rinforzate da forte distaccamento venuto da Roma — hanno smessa la paura — che li trasportò fuggendo dalla selva Ciminia — e vogliono infilzare quanti italiani vi sono sulla superficie della terra. — Per attuare il loro bellicoso disegno, hanno cominciato a saccheggiare alcune botteghe e magazzini di vino — ove si sono ubbriacati a morte.
«Le autorità pretine che volevano arginare quel torrente di canaglie — furono prese a calci di fucile e fugate verso Roma coi loro sgherri — che non torneranno per un pezzo.
«I nuovi rinforzi arrivati, gridano: che l’onore della bandiera è stato macchiato — e che bisogna lavarlo.
«L’onore della bandiera! — ciò mi ricorda le velleità di certa nostra vicina Republica — che dopo aver violato infamemente il nostro territorio — impadronitasi per inganno del principale nostro porto di mare — attaccata proditoriamente la nostra capitale — e ricevute delle meravigliose botte — gridava: al tradimento! ed al macchiato onore della bandiera!
«Infine,» ripigliava Silvio: «quel tra-