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270 il governo del monaco


materno di Muzio la storia e una copia dei titoli del suo giovine padrone. — Il prelato avea tosto dato ordine al suo procuratore di mettersi in relazione con Muzio — fornirlo di quanto abbisognava e procurare di tirarlo all’ovile. Il cardinale lo aveva incaricato pure di fargli sapere che nel suo testamento lo avrebbe fatto padrone degli immensi suoi beni e — rimesso anche in possesso di quelli del padre — fraudolentemente passati nelle ugne dei Paolotti avoltoj. —

Tutto questo rasserenarsi dell’orizzonte del nostro mendico, era dovuto poi al cambiamento di temperatura politica, occorso — verso la fine del 1866 — in cui gli Italiani — sebbene in modo indecoroso, rientravano in possesso di casa loro. — Non era indifferente per il cardinale A... il poter dire «anch’io ho un nipote liberale1 e di prim’ordine» e per questo cercava l’amistà di quel nipote. —

Giulia contemplava la trasformazione degli abiti di Muzio — con commozione — pure ella che tanto lo aveva amato mendico — avrebbe quasi desiderato fosse rimasto lo stesso. — Muzio non favellò — ma prendendo la mano

  1. Non più libertino come prima ci chiamavano i preti.