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268 | il governo del monaco |
Ma la stupefazione eli Muzio, fu meno osservata della corsa precipitosa di John verso la bella sua padrona. — Questi, lasciata andare per terra la sua preziosa carabina. — che non avrebbe abbandonata per tutto l’oro del mondo in altra circostanza — correndo e saltando, in un istante raggiunse Giulia, le prese la mano, la coprì di baci — e lagrime di gioja si videro sgorgare dai suoi occhi — Poverino! In quella carissima donna si riassumevano per lui mille affetti e ricordi di famiglia, d’amici e di patria!
Giulia amorevolmente baciò in fronte il giovane inglese, poi Clelia e Silvia l’abbracciarono con singolare espansione, e la presentarono ad Irene — di cui Giulia non ignorava la romantica storia — e tanto desiderava di conoscerne Yl’eroina. —
I prodi militi della libertà di Roma — obbliando un memento la disciplina — si affollarono intorno alla bellissima figlia d’Albione — e se non la coprirono di carezze — almeno poterono bearsi nella sua contemplazione.