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254 il governo del monaco


Oh voi! innamorato d’una donna, avete mai pensato — mai compreso quanto valete alla sua presenza, — quando un profano tenta di rapirvene il possesso? — Voi, se in quell’atto non valete dieci uomini — se in quell’atto non siete capace di dar dieci vite — siete un codardo — e la donna di codardi non ne vuol sapere!

Siate pur delinquente — essa vi perdonerà — ma la donna non perdona che ai prodi! E Muzio era degno dell’amore della britanna vergine — e guai allo straniero! — Se Muzio avesse dato ascolto alla sua smania di vendetta! — Quegli avrebbe veduto una lingua di fuoco lampeggiare nell’aria — avrebbe sentito la fredda lama di un pugnale penetrargli nelle viscere!

Giulia avea letto nell’occhio dell’amante la tempesta del suo cuore — e lo sguardo di lei, indovinato da lui solo — placava l’anima vulcanica del Romano.

Fra una portata e l’altra — com’è naturale — gli ufficiali stranieri non mancarono d’intavolare discorsi sulle faccende di Roma — e della giornata: — e come al solito con poco rispetto per il popolo Romano — che erano avvezzi a disprezzare.

Giulia infastidita dall’indecorosa conversa-