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236 | il governo del monaco |
po’ noiato dalle superflue cerimonie — egli non die segno d’impazienza — e la noia in parte gli venne compensata dal piacere di sorreggere il suo nuovo figlioccio — un grosso e ben formato bimbo — che nelle robuste braccia del capitano — sembrava però leggiero come una piuma.
Terminata la cerimonia, la brigata riprese la via della casa del compare — ove un lauto banchetto stava preparato — e dove l’eccellente vino di Capo-Liberi era destinato a riportare i maggiori e ben meritati onori.
Il capitano Thompson si contentò di farne gli elogi — perchè dovendo ricondurre la signorina a bordo., e ricordandosi di quella tale inciampata, credette indispensabile il mantenersi moderatissimo.
Un altro motivo — diciamolo pure — trattenne il capitano Thompson da certe indulgenze che la professione sua qualche volta permette — ed era, il desiderio di piacere alla Aurelia. — Quella buona signora — benchè non più sul fiore degli anni — si manteneva abbastanza fresca e grassotta — poi piena di gratitudine alle attenzioni che il capitano le avea prodigate in quel finimondo di tempesta — pareva corrispondere un po’ ai segni di simpatia non cortigianeschi, ma leali ed aperti